Ricordare al mondo la sua bellezza (2014)

Il counseling è una relazione di aiuto tra persone che si incontrano al fine di meglio affrontare le sfide sempre più complesse della vita nel mondo moderno e “post-moderno”. Stress, incertezze, quadro di instabilità politica e sociale incidono sull’equilibrio dell’individuo che può sentire una pesante sofferenza esistenziale.

Più analiticamente il quadro problematico a cui il counselor propone un approccio è costituito da:

  1. difficoltà nei processi decisionali e di scelta in cui sono coinvolti  stimoli e dati troppo numerosi e troppo complicati;
  2. difficoltà a poter riflettere, spesso per mancanza di tempo, sugli obiettivi della vita quotidiana, sulle caratteristiche dell'esistenza, sulla cultura;
  3. conseguente difficile comprensione di sé e delle proprie attitudini umane e professionali;
  4. difficoltà relazionali e fragilità dei fondamenti della vita di coppia;
  5. incertezza diffusa che sembra coinvolgere anche le conoscenze scientifiche e i valori di riferimento. L'incertezza è percepita e vissuta a molteplici livelli della vita sociale, diventa pervasiva anche del senso di cittadinanza a causa della burocratizzazione e della proliferazione di norme incomprensibili: la giustizia sembra sempre più irrealizzabile;
  6. scollamento di intenti tra scuola e società. L’utenza - studenti e genitori - denuncia che oltre alle competenze propriamente scolastiche già non sufficientemente coltivate, nella scuola, vengono trascurati lo sviluppo dell’affettività, delle capacità di empatia e dell’idealità nonché gli strumenti culturali necessari a muoversi nel mondo digitale; i docenti subiscono uno stress notevole riconducibile al mancato riconoscimento del loro ruolo; 
  7. percezione della difficoltà personale e collettiva di ulteriore sviluppo economico e di ulteriore progresso.

In questo quadro di disagio esistenziale e sociale, il counseling costituisce una possibile risposta a questa richiesta di aiuto che non sia né medico-sanitario né confessionale.